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Malattie autoimmuni

Epatite autoimmune

E' un processo infiammatorio del fegato innescato da un'anomalia del sistema immunitario che tende ad aggredire il fegato o parte di esso (ad es. le vie biliari) danneggiandolo anche severamente.

Tale malattia si evidenzia per la presenza di alcune caratteristiche alterazioni dal punto di vista istologico, per la presenza agli esami del sangue di gammaglobuline (un gruppo di proteine) e di autoanticorpi (anticorpi che reagiscono contro il nostro organismo).

Diagnosi
Non sempre è agevole, si basa sulla determinazione degli autoanticorpi, in particolar modo ANA (AntiNuclear Antibodies), antimuscolo liscio (Anti Smooth Muscle Antibodies ASMA) e antimicrosomi di fegato e rene di tipo 1 (anti-LKM1). La diagnosi certa richiede inoltre l'esclusione di altre patologie come le epatiti infettive da virus HBV e HCV, la malattia di Wilson, l'emocromatosi...

Nella tabella sotto possiamo vedere i parametri utilizzati per la diagnosi di epatite autoimmune: nel caso in cui il punteggio totale superi 15 la diagnosi è certa, se è compreso tra 10 e 15, la diagnosi è probabile.

In caso di diagnosi di epatite autoimmune, è possibile identificare tre sottotipi (tipo I, II e III anche se quest'ultimo tipo sembra essere una sottocategoria del tipo II).

In particolare le due forme I e II si distinguono per la presenza di anticorpi differenti, per la sede geografica di distribuzione, l'età di insorgenza del quadro clinico, la diversa distribuzione tra uomini e donne, la severità di malattia e i risultati ottenuti con la terapia medica (tutti questi dati vengono riassunti nella tabella seguente).


Manifestazioni cliniche
Possono variare da disturbi che possono anche essere banali (ad esempio semplice stanchezza o un senso di peso al fianco) fino ad un quadro clinico eclatante, correlato alla evoluzione verso la cirrosi epatica (vedi di seguito – clinica cirrosi).
In qualche caso, sono associati disturbi tipici di altre malattie autoimmunitarie come secchezza degli occhi e delle mucose (Sindrome di Sjogren), disfunzioni della tiroide, dolori articolari o alterazioni della cute.

Terapia
Non è sempre necessaria, dipende dal tipo di epatite autoimmune, dalla sua gravità e tendenza all'evoluzione; generalmente vengono utilizzati farmaci immunosoppressori (cortisonici, azatioprina, etc.) che agiscono interferendo con il sistema immunitario reattivo contro il fegato.

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