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Trapianto di fegato, paziente in attesa vuol conoscere rischi del donatore

La maggior parte dei pazienti sottoposti a trapianto di fegato vorrebbe essere informata rispetto ai rischi correlati al donatore. «Nel momento in cui viene offerto un organo per il trapianto, i rischi legati al donatore come la trasmissione di malattie o il fallimento del trapianto sono pesati rispetto al rischio del paziente di rimanere in lista di attesa» spiega Robert Porte del University medical center di Groningen, in Olanda, che con un gruppo di ricercatori ha raccolto il parere di pazienti in attesa di trapianto o trapiantati di fegato. «Il ruolo generalmente non attivo del paziente nel prendere la decisione e i tempi e la portata delle informazioni sui rischi specifici del donatore sono stati discussi nella letteratura medica. Questo è il primo studio che rivela l’opinione dei pazienti con malattia epatica su questo tema».

I ricercatori riportano come le liste di attesa per i trapianti di fegato aumentino maggiormente rispetto ai donatori di organo, e l’uso di criteri allargati per aumentare i donatori comporta una diminuzione della qualità dei loro organi e un aumento dei rischi di fallimento e di trasmissione di malattie. La ricerca, pubblicata su Liver transplantation ha coinvolto 40 pazienti in lista di attesa per trapianto di fegato e 179 trapiantati di fegato, utilizzando un questionario anonimo: la maggioranza voleva essere informata rispetto ai rischi correlati al donatore (59,8-74,8%), e per più della metà il momento per avere queste informazioni era quello dell’offerta dell’organo.

Di questi pazienti, quasi 8 su 10 (79,8%) desideravano essere coinvolti nella decisione se accettare o no il fegato, il 10,6% si augurava di prendere la decisione finale da solo, il 9,6% non voleva essere coinvolto nel processo di decisione. «Implementare questa conoscenza standardizzando il contenuto, le modalità di trasferimento e la quantità di informazioni che forniamo ai nostri pazienti migliorerà le opportunità per un processo decisionale condiviso in differenti momenti lungo il processo di assegnazione del trapianto. Questo ci permetterà di fornire le stesse opportunità e cure a ogni paziente in lista di attesa» conclude Porte.

Liver Transpl. 2014 May 24. doi: 10.1002/lt.23921

Fonte: doctor33.it

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