Salute: Tomassini, piu' impegno su epatite C da istituzioni e politica
++In Italia non diSponibili farmaci di ultima generazione utilizzati in altri Paesi Ue+++.
(ASCA) - Roma, 19 giu - ''Nel nostro Paese si puo' e si deve fare di piu' per sostenere la lotta alle epatiti''. E' questo l'elemento fondamantale che ha accomunato tutti gli interventi al Convegno patrocinato dal Senato della Repubblica , ''Le Epatiti Virali: Urgenze, Gestione e Ottimizzazione delle Risorse in Italia'' con un particolare focus sull'epatite C, una patologia che sembra essere considerata negletta considerando le scarse attenzioni che riceve dal Servizio Sanitario Nazionale rispetto ad altre malattie.
''Gli ultimi dati epidemiologici in nostro possesso rendono urgenti ed indispensabili interventi a sostegno degli ammalati e delle famiglie - ha affermato Antonio Tomassini, presidente della commissione Sanita' di palazzo Madama -. La Politica e le Istituzioni devono attivarsi per la ricerca, la prevenzione e il sostegno alle famiglie. La lotta e' un impegno che merita tutta la nostra attenzione''.
''Il virus dell'Epatite C e' raramente causa di Epatite acuta e l'infezione primaria decorre asintomatica nel 50-90% dei casi; a seguito del contagio, la medesima percentuale d'individui diventa portatrice cronica del virus, poiche' il sistema immunitario non riesce a eliminare spontaneamente l'infezione che, quindi, cronicizza - ha sottolineato Antonio Gasbarrini, dell'Universita' Cattolica del sacro Cuore di Roma e Presidente della Fondazione Italiana Ricerca in Epatologia.
''Oggi il metodo migliore per arginare i danni dell'infezione da virus dell'Epatite C rimane l'informazione.
Campagne sociali nelle scuole e fra i giovani che istruiscano sull'uso corretto del materiale sanitario e sulle politiche igieniche, nonche' iniziative volte a contenere l'uso di droghe, oltre ad un'adeguata preparazione del personale sanitario, sono fondamentali per raggiungere questo obiettivo - ha continuato Gasbarrini -. Prioprio a tal fine lo scorso novembre e' nato il progetto Alleanza contro l'Epatite (ACE) firmato da Fondazione Italiana Ricerca in Epatologia (FIRE), Associazione Italiana Studio Fegato (AISF) e EpaC con il preciso scopo di sensibilizzare media e Istituzioni nella lotta alle Epatiti da virus C e B nel nostro Paese.
Ma Gasbarrini ha tenuto anche a precisare che '' la disponibilita' di nuove terapie per l'epatite C che possono eliminare il virus in oltre il 70% dei pazienti rende cruciale l'innalzamento del livello di attenzione delle Istituzioni verso questa terribile epidemia silenziosa che tanti morti ha causato e sta tuttora determinando tra i nostri concittadini. Ci sono chiare evidenze scientifiche di efficacia e di costo-efficacia di questi farmaci, riconosciute anche dal NICE, National Institute for Health and Clinical Excellence, su tutti i pazienti indipendentemente dal grado di fibrosi (severita' della malattia) ma nel nostro Paese non sono ancora state rese disponibili per le migliaia di pazienti italiani eleggibili a questi nuovi trattamenti''.
Il ministero della Salute, dal canto suo, sta nominando una Consulta per l'epatite, che potra' attuare un piano strategico per la gestione delle epatiti all'interno del Piano Sanitario Nazionale.
Ma l'aspetto cruciale, si sottolinea, e' il terreno delle terapie di ultima generazione gia' in uso in alcuni paesi dell'Unione Europea. In Italia, AIFA non ha ancora preso in esame i dossier di alcuni farmaci gia' disponibili e utilizzati in Europa ''e questo lo consideriamo molto grave - continua Gasbarrini - . Nel nostro paese ci sono migliaia di pazienti, in cirrosi, al limite della eleggibilita' a queste nuove cure e che non possono aspettare. Ci auguriamo quindi che i nuovi inibitori per la cura dell'epatite C siano approvati entro l'estate, per aiutare e sostenere tutti quei pazienti con cirrosi in grave difficolta', compresi i pazienti co infetti con HIV e trapiantati di fegato''.