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Nuovi Farmaci
Malattie autoimmuni

La risposta del Ministro della Salute all’interrogazione presentata lo scorso maggio dall’On. Gianni Mancuso, relativamente ai nuovi farmaci (Telaprevir e Boceprevir) inibitori della proteasi per i malati di epatite C.

“Questi farmaci sono già stati autorizzati al commercio in diversi paesi, come USA, Canada, Germania, Francia, Spagna, Inghilterra, Austria, Olanda, Finlandia, Danimarca e Svezia. In Italia, invece, AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) non ha ancora dato la sua necessaria autorizzazione. – spiega Mancuso – Il Ministro, nella sua risposta al mio atto ispettivo, ha chiarito come tale ritardo sia dovuto a motivi eminentemente organizzativi, in quanto le nomine dei componenti delle commissioni di AIFA competenti, sono decadute per decorrenza a febbraio 2012 e sono attualmente in fase di rinnovo.

Il Ministro ha assicurato che la questione dei farmaci inibitori della proteasi, sarà all’ordine del giorno della prima riunione utile delle commissioni di nuovo insediamento.

L’interrogazione di Mancuso chiedeva anche al Governo di promuovere la ricerca sui nuovi metodi di cura delle epatiti.

“Il Ministro Balduzzi, nella sua risposta, ha confermato che tutti i ricercatori interessati ad approfondire tali tematiche sono invitati a presentare, al momento della pubblicazione del Bando della Ricerca Finalizzata, idonei progetti finalizzati: tali progetti, qualora ottengano un adeguato punteggio dal sistema di valutazione previsto dal bando e dimostrino di avere ricadute non trascurabili sul Sistema Sanitario Nazionale,saranno sicuramente finanziati in eccedenza rispetto a quanto previsto dalla quota minima garantita dallo stesso bando.

L’Italia – conclude Mancuso – è il Paese col più alto numero di malati di epatite C in Europa occidentale: si contano 20.000 decessi all’anno dovuti a cirrosi e tumore epatico, 1.000 trapianti di fegato all’anno, di cui almeno il 50% causati dal virus HCV.

Tali allarmanti dati ci confermano l’importanza di agire subito per la cura di questi mali.

L’auspicio è, ora, che il Telaprevir e il Boceprevir siano presto autorizzati anche in Italia e che essi siano completamente mutuabili per i malati di epatite, di modo che tutti i colpiti da tale malattia ne possano usufruire ”

Roma, 4 luglio 2012

On. Gianni Mancuso

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