Profilassi Vte sicura nei cirrotici senza varici
La profilassi del tromboembolismo venoso (Vte) dopo intervento di resezione del carcinoma epatocellulare (Hcc) è sicura nei pazienti cirrotici senza varici esofagee ma la sua reale necessità va meglio stabilita. I chirurghi Marco Vivarelli e collaboratori, del Dipartimento di chirurgia e trapianti del policlinico sant'Orsola - università di Bologna, hanno valutato su 229 pazienti consecutivi cirrotici con Hcc avviati all'intervento di rimozione del tumore se vi fossero differenze nell'incidenza di complicanze trombotiche o emorragiche tra chi riceveva o non riceveva una profilassi con eparina a basso peso molecolare.
Sono state valutate le differenze riscontrabili in vari parametri: età, sesso, punteggi Child-Pugh e Meld (Model for end-stage liver disease), conta piastrinica, presenza di varici esofagee, tipo di resezione epatica, durata dell'intervento, trasfusione intraoperatoria di sangue o plasma fresco congelato (Ffp), indice di massa corporea, diabete e pregressa malattia cardiovascolare. 157 (68,5%) soggetti hanno ricevuto la profilassi antitrombotica (gruppo A), non somministrata ai rimanenti 72 (31,5%).
I pazienti del gruppo B avevano un più alto punteggio Child-Pugh e Meld, una più bassa conta piastrinica, una maggiore prevalenza di varici esofagee e una superiore richiesta di trasfusioni di plasma durante l'intervento. L'incidenza di Vte e di emorragie post-operatorie si è attestata sullo 0,63% e sul 3,18%, rispettivamente, nel gruppo A contro l'1,38% e l'1,38% di quello B: differenze non statisticamente significative. Quanto ai parametri esaminati, nessuno si è rivelato come fattore di rischio di Vte e soltanto la presenza di varici è risultata associata a un incremento del rischio emorragico.
World J Gastroenterol 2010; 16: 2146-2150
fonte: doctornews.it