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Epatite C: pronte proteste al Mise. Gasbarrini: governo risponda su nuovi farmaci

I pazienti con epatite C sono pronti a nuove iniziative, compresa una manifestazione davanti al Ministero dell'Economia, se non ci saranno risposte sul fondo per i nuovi farmaci contro la malattia. Lo fa sapere Ivan Gardini, presidente dell'associazione EpaC onlus, all'indomani della lettera di tutte le associazioni che chiedono al Governo un fondo da 700 milioni di euro in dieci anni. «Sono farmaci costo-efficaci» interviene Antonio Gasbarrini, professore ordinario di gastroenterologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore «e ogni volta che evitano una morte per cirrosi, un cancro o un trapianto fanno risparmiare molti soldi, ma lo Stato deve fare chiarezza e dire quanti pazienti si può permettere di curare. In Italia» aggiunge «l’Aifa ha stipulato un accordo che non è stato reso noto, ma che a quanto si dice pare sia molto interessante economicamente e che prevede un’iniziale ondata di trattamenti sui pazienti più gravi. Solo che questo è avvenuto a fine settembre e intanto molte persone stanno morendo ogni giorno». Secondo Gasbarrini, «siamo di fronte a una malattia epidemiologicamente molto importante, con un milione e mezzo di soggetti infetti, di cui 300 mila sono cirrotici e che finora erano orfani di qualunque terapia. Nei mesi scorsi sono arrivati farmaci orali efficacissimi, di quelli che compaiono una volta ogni vent’anni, in grado di guarire e con pochi effetti collaterali. È un cocktail stupendo, ma costa moltissimo, decine di migliaia di euro per ogni paziente, ma è necessario dare una risposta a questi pazienti, che sarà strettamente legata alle possibilità economiche del nostro Paese».

Anche Gardini sottolinea che dopo la contrattazione del Sofosbuvir non ci sono stati sviluppi: «Questo ci mette anche in una posizione difficile con la stessa azienda produttrice noi abbiamo fatto una contrattazione sulla base di un numero potenziale di pazienti da trattare, con una serie di sconti all'aumentare del volume di farmaci, e ora diciamo che non ci sono i fondi per acquistarli? Dopo proclami roboanti il ministero della Salute si è lavato le mani della vicenda, questo è inaccettabile». E conclude: «È assurdo che il ministro Lorenzin ora si dica impotente e passi il cerino al ministero dell'Economia. A questo punto siamo pronti a portare la protesta anche lì, pur di essere ascoltati. Ogni giorno 20 persone muoiono a causa dell'epatite C, e ci sono migliaia di pazienti in attesa». E sull’accordo per la commercializzazione del farmaco sono arrivate indicazioni dal ministro Beatrice Lorenzin, nel question time alla Camera di ieri pomeriggio: «Il provvedimento sarà pubblicato a breve in gazzetta ufficiale, non appena sarà ultimato il registro di monitoraggio, strumento indispensabile per permettere la corretta valutazione dell'efficacia prescrittiva». A breve è previsto un incontro con i rappresentanti delle Regioni, ha annunciato, «per valutare nel suo complesso l'impatto, anche economico, della prossima commercializzazione del farmaco»

Fonte: doctor33.it

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