Epatite C, Italia maglia nera EU ma mancano farmaci
ESPERTI, NUOVE TERAPIE ELIMINANO VIRUS NEL 70-75% DEI CASI (ANSA) - ROMA, 19 GIU - Nonostante l'Italia sia il paese europeo con piu' malati di epatite C da noi ancora non sono disponibili i farmaci di ultima generazione. Lo hanno sottolineato i maggiori esperti di questa patologia riuniti a Roma.
"Queste terapie eliminano il virus nel 70-75% dei casi, prevenendo la degenerazione in cirrosi e tumori - spiega Antonio Gasbarrini, presidente della Fondazione Ricerca in Epatologia - ma l'Aifa non ha ancora definito i criteri di rimborsabilita'".
Secondo le cifre presentate in Italia ci sono 1,5 milioni di portatori cronici di epatite C, di cui 330 mila con cirrosi epatica, e questa infezione e' causa del 70% dei trapianti di fegato: "I nuovi farmaci sono costosi, ma anche efficaci - sottolinea Gasbarrini - e possono far risparmiare, perche' bloccano il decorso della malattia prima che degeneri. Noi chiediamo che diventi possibile prescriverli, e che allo stesso tempo le Regioni definiscano i criteri per la somministrazione".
Da uno studio presentato da Stefano Fagiuoli degli Ospedali Riuniti di Bergamo e' emerso che tra spese dirette e indirette un malato di epatite cronica costa 300 euro al mese, che salgono a 550 quando la malattia si trasforma in cirrosi, a 1300 in caso di tumore e 1450 se si rende necessario un trapianto: "Per questo oltre ai farmaci, che devono essere garantiti a tutti, bisogna puntare sulla prevenzione - ha sottolineato Antonio Tomassini, presidente della Commissione Sanita' del Senato - con una Consulta permanente, con un piano nazionale e una maggiore informazione".
I lavori della Consulta dovrebbero partire a breve: "Stiamo aspettando le ultime indicazioni sui nomi - ha affermato Fabrizio Oleari, direttore del dipartimento di Sanita' Pubblica del ministero della Salute - ma entro la prima settimana di luglio contiamo di partire".(ANSA).