Quali sono i ruoli dello specialista Epatologo e del MMG e le loro modalità di interazione nella definizione del programma diagnostico-terapeutico?
- La stadiazione della malattia e l’impostazione del successivo iter di monitoraggio o terapeutico sono responsabilità dello specialista Epatologo, che deve condividere le scelte con il MMG.
- La definizione del programma terapeutico deve essere posta dallo specialista Epatologo, tenendo in considerazione la progressione della malattia, le condizioni generali del paziente e le comorbidità eventualmente presenti.
- Il MMG deve informare lo specialista Epatologo riguardo lo stato di salute generale del paziente, con particolare riferimento a patologie extra-epatiche (cardiache, metaboliche, renali, psichiatriche), alle terapie in corso ed alla presenza di condizioni personali o familiari che possano influire negativamente sull’aderenza al programma diagnostico-terapeutico.
- Lo specialista Epatologo deve informare con regolarità ed in maniera esaustiva il MMG sulla situazione clinica del paziente utilizzando i sistemi disponibili nella realtà locale (referti scritti, sistemi informatici integrati, ecc…). è altresì importante che si stabilisca sin dall’inizio un canale di comunicazione diretto e rapido tra lo specialista Epatologo e il MMG (via mail o telefono), volto soprattutto a sostenere eventuali emergenze o necessità.
Quali sono i pazienti con cirrosi epatica che devono essere seguiti prevalentemente dallo specialista Epatologo?
• Pazienti con infezione da HBV o HCV nel periodo di trattamento antivirale
• Pazienti con manifestazioni extraepatiche da HCV (ad esempio, crioglobulinemia sintomatica)
• Pazienti con cirrosi scompensata, ovvero che abbiano presentato almeno un episodio di ascite, encefalopatia epatica, ittero, sanguinamento digestivo
• Pazienti in classe B e C di Child
• Pazienti in attesa di trapianto di fegato
• Pazienti trapiantati (soprattutto follow-up dei primi 12 mesi)
• Pazienti con epatocarcinoma candidati a trattamento loco-regionale e/o a chemioterapia. La presa in carico di questi pazienti può essere condivisa con il MMG per quanto alla gestione del programma di monitoraggio antropometrico, bioumorale e strumentale (ecografia).
Quali sono i pazienti con cirrosi epatica che devono essere seguiti prevalentemente dal MMG?
- Pazienti con cirrosi epatica di classe A di Child in condizioni di stabilità (assenza di episodi di scompenso e/o complicanze) incluso quelli con infezione da HBV in terapia con analoghi nucleo(s)tidici
- Pazienti con cirrosi epatica che per età e presenza di comorbidità non hanno indicazione a trattamento eziologico (virale, ferrodepletivo,…). Tuttavia, in considerazione della continua evoluzione delle conoscenze e della ricerca farmacologica, è auspicabile che, anche in assenza di modificazioni del profilo di malattia, anche i pazienti con cirrosi epatica compensata effettuino una visita specialistica con cadenza semestrale, al fine di rivalutare lo stadio e le caratteristiche della malattia e/o riconsiderare le eventuali indicazioni terapeutiche.
Monitoraggio del paziente con cirrosi epatica affidato prevalentemente al MMG
Di seguito sono suggeriti dei profili di monitoraggio per i pazienti la cui gestione è affidata prevalentemente al MMG. Variazioni del quadro clinico epatologico osservate in corso di monitoraggio pongono indicazione ad una rivalutazione da parte dello specialista.
Quali esami di controllo prescrivere?
È sufficiente effettuare un controllo a cadenza semestrale di:
- Transaminasi, g-GT, fosfatasi alcalina, bilirubina, albuminemia, creatinina, sodiemia, potassiemia, INR, emocromo
- HBV-DNA (nei soggetti in trattamento con analoghi)
Qualora fosse necessario avviare trattamenti immunosoppressivi, il potenziale portatore di infezione occulta da HBV deve essere inviato a valutazione epatologica specialistica prima dell’inizio di tali trattamenti al fine di definire il rischio di riattivazione virale e impostare un adeguato monitoraggio virologico o trattamento antivirale di profilassi.
Quali indagini strumentali prescrivere?
Nei soggetti con cirrosi epatica che non abbiano mai riportato episodi di scompenso, è sufficiente effettuare un controllo a cadenza semestrale di:
- Ecografia addome con ecocolordoppler della vena porta e dei vasi splancnici In presenza di variazioni importanti dell’imaging è opportuno che il paziente venga rivalutato dallo specialista. La comparsa di ipertensione portale deve indurre alla verifica dell’eventuale presenza di varici esofagee attraverso l’esecuzione di una esofagogastroscopia.
Il progetto è stato realizzato grazie a un contributo non condizionante di Alfasigma S.p.A.